Italian Imparare Java da zero, quale libro?

fifiddu70

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Ciao spiderweb, queste sono le parole che volevo sentire l'ottimismo si radica sulle persone che vogliono andare oltre le aspettative, mi vedo in te con le parole che hai detto, in verità non sono molto preoccupato per il lavoro, ho già qualche azienda che mi corteggia e devo dire che mi trovo nella posizione di decidere su dove collocarmi, non male direi.
Sono daccordo con te sul fatto che oggi vale una testa che produce e non una che possiede un pezzo di carta, tutto rispetto ovviamente per chi lo ha, sapete che titolo di studio ho? una licenza media inferiore ed un attestato della scuola radio elettra come tecnico in tv color.
ma sapete cosa ho fatto nella mia vita? ho sempre lavorato da quando avevo 14 anni ad oggi e non mi sono fermato mai, ho fatto di tutto ( onestamente )
dal muratore, al pasticcere, ai mercatini rionali, come fotografo, tecnico cameramen, tecnico di montaggio video, tecnico di videogames da sala giochi, ho avuto un negozio di informatica e laboratorio di riparazioni elettroniche come tv color, telefonini, ed elettronica generica, ho installato sistemi wifi per diffondere adsl in tutto il paese, ho realizzato qualche sito web, alcune aziende mi cercano per sapere cosa inventare per lavorare etc.. e tutto questo con la mia terza media presa SERALE !!!!!!.
Ovviamente non mi sento un genio ne lo sono di tutti i settori appena menzionati, ma ho un emisfero del mio cervello che la notte elabora e l'altro dorme per far riposare il corpo.
Io credo in me stesso e alle mie capacità, sapete una cosa......invidio molti giovani che hanno avuto il tempo di poter studiare programmazione, adesso ho 43 anni e dopo 30 anni di lavorare sodo finalmente ho 8 mesi di tempo per poter studiare come volevo io.
ho sempre detto: se avessi avuto tempo, a quest'ora sarei qualcuno davvero, non perchè me lo dico io, ma chi mi conosce sa e crede in me http://www.siciliabit.com
riguardo a LucaMs, lui ha detto la sua opinione ed è giusto che dica la sua.
Mi auguro di trovare persone come me, un po duri a capire, ma con un'ambizione a diventare qualcuno anche nel nostro piccolo mondo che ci circonda.
Tutti noi possiamo farcela, e tutti possiamo essere una grande famiglia e come una grande famiglia io vi dico: aiutate chi vi chiede aiuto perchè anche voi un giorno sarete aiutati.
 

LucaMs

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E' evidente che il mondo in generale e l'informatica in particolare, corrano, volino, per cui le capacità di apprendimento e adattamento sono fattori importanti.

Ciò non toglie che un'azienda informatica CHE SVILUPPI SOFWTARE (non sono tutte così, anzi, sono relativamente poche) avrà già i propri strumenti/linguaggi e pretenderà di assumere personale che sappia padroneggiarli, non conoscerli superficialmente.

Ripeto, basta mettersi nei panni di un datore di lavoro: io vorrei personale che produca, bene e velocemente, non studenti. E' anche per questo, infatti, che la disoccupazione giovanile è alle stelle: le aziende preferiscono certamente gente esperta, ancorché da sottopagare.
 

LucaMs

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Certo che il pezzo di carta vale poco:

1) oggi i pezzi di carta, sia diploma che laurea, li danno a cani e porci, che abbiano studiato o meno: ti basta sentire che il 95% dei diplomandi ce la fa ogni anno. Poi gli chiedi se il Lussemburgo è in Europa o in Asia e ti rispondono Asia!

2) le aziende private, non le statali, vogliono gente in gamba ed ESPERTA; proprio questo è il punto, se ne fregano del pezzo di carta, ma vogliono esperienza dimostrabile e capacità.

Il pezzo di carta SERVIREBBE (in teoria) solo per le assunzioni negli enti pubblici, ma, in questi casi, vale MOLTO di più un pezzo di carta aggiuntivo, con una bella raccomandazione.

Per quanto riguarda aiutare... io tento di farlo molto. Inoltre, ci guadagno in esperienza personale: tentando di risolvere problemi, li affronto ed imparo io stesso
 

IlCasti

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Dico la mia:
Allora, se vogliamo parlare di azienduccia (la classica srl di 20 persone per intenderci) allora mi sta bene che il pezzo di carta non conti poi così tanto.
Se parliamo invece di aziende medio grande, a seconda che siano multinazionali o no, a seconda di quello che fanno, il pezzo di carta conta eccome, altrimenti nemmeno il primo colloquio ti fanno fare.

@LucaMs (ma davvero fumi le ms senza filtro!?!? )
I pezzi di carta li daranno a cani e porci ma l'azienda ha sempre un periodo di prova per tenere o scartare il candidato assunto.
Le aziende che vogliono gente esperta usano gli head hunter per prendere quelli che contano e i sottopagati oggi sono solo i novelli
Io giro per gli uffici del personale di molte aziende e queste cose le dico per cognizione di causa
 

IlCasti

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Ti ho infastidito? No perchè parrebbe...e non era mia intenzione.
Luca, io non discuto su quello che scrivi riguardo alla tua vecchia azienda. Magari negli ultimi 25 anni hai visto solo quella realtà. Io tutti i giorni ne vedo di diverse quindi credo di avere un più ampio spettro rispetto ad una persona che sta sempre nel suo ambiente.

Con questo non voglio dire che quello che penso o scrivo sia una scienza esatta.
Ciao
 

IlCasti

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Quello che vedo non posso raccontarlo, ma bisognerebbe! per far svegliare un po' la situazione.
Ti assicuro che ne succedono di ogni.. e più sono grandi le aziende più ne succedono.
La mia sveglia vorrei tanto non suonasse mai... o almeno se lo facesse, dopo le 11.00!
Ma è un'utopia.
 

spiderweb

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Lungi da me dal voler avviare una polemica e con tutto il rispetto per il tuo punto di vista, se posso darti un consiglio è quello di non generalizzare. Un 40enne con partita iva che si propone come consulente ad un'azienda (e come vedi non sto parlando di quell'utopia per giovani e vecchi che, come si chiama? "assunzione"? ...termine ormai in disuso...)e che dimostra di avere alle spalle un buon background tecnico, capacità di adattamento e mente creativa è 100 volte meglio di un pivellino neolaureato che ha imparato come scrivere il codice per generare un ciclo for, e si sente il nuovo dio dell'informatica. La situazione ATTUALE (non quella di 1 anno fa, o di 5 mesi fa...) se nel frattempo che scrivo non è cambiata, è questa: I cacciatori di teste delle aziende che tengono le redini del mercato si formano negli Stati Uniti, dove imparano che insieme al necessario contenimento delle spese con manovalanza di basso livello(pivelli e non, con pezzo di carta e cervello "monotasking") con il quale riempire i posti di un azienda, sono anche necessarie delle risorse che riescano ad applicare efficacemente le loro conoscenze in un contesto in continua evoluzione. Per fare questo, purtroppo (o menomale ) è necessaria l'ESPERIENZA che nessun pezzo di carta o raccomandazione è in grado di darti,ma solo gli anni che passano! Nell'azienda(informatica) per la quale collaboro, per alcuni tipi di problemi o per la creazione di particolari framework, sono costretti ad affidarsi a consulenti, molti dei quali con capelli bianchi e parecchie primavere sulle spalle, che costano un occhio della testa; Mi chiedo cosa darebbe l'azienda per avere una risorsa del genere sotto le proprie dirette dipendenze, viste le parcelle che sborsa.... Quindi, per riassumere, d'accordo con te che ai 40enni le aziende non mettono il tappeto rosso (neanche ai 20enni se è per quello...), ma pensare che uno a 40 anni è fuori dai giochi in uno dei pochi settori in Italia nel quale c'è sempre la ricerca di personale con "gli attributi", lasciatelo dire ma non è realistico...
 
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IlCasti

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Ci si confronta, no?
Sicuramente le aziende in campo informatico cercano aziende o consulenti che sappiano fare e conoscano la materia per
sbrogliare le situazioni più disparate o come dicevi te di affrontare argomenti particolari.
Sul fatto di proporsi come consulente esterno direttamente ad un'azienda la vedo più dura rispetto a lavorare per un'azienda
che offre consulenze, questo secondo me perchè l'azienda ha comunque un portfolio che le consente di imporsi rispetto ad un
singolo che ha avuto meno rapporti di lavoro. Poi è anche vero che il passaparola e le conoscenze in Italia contano molto, quindi
potrei essere anche smentito.
Ritornando al mio pezzo precedente volevo solo precisare che non ho mai parlato d'età, ma di pezzi di carta e non in un determinato
settore come l'informatica, ma in generale nella realtà globale.
Quindi che tu abbia 20 anni o 40 anni, in una grande azienda, faccio un nome?!?! Bosch ad esempio, senza laurea, oggi giorno non
entri nemmeno se conosci il capo del personale, perchè ci sono degli standard da rispettare. Magari in una srl da 20 persone hai meno
difficoltà perchè non esistono policy di questo tipo. Solo questo.

Ciao
IlCasti
 

spiderweb

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Casti... Veramente le mie parole erano rivolte a LucaMs che giustamente faceva notare che le aziende non accolgono a braccia aperte i 40enni..., ma comunque si è solo uno scambio di opinioni. Bosch non saprei, ma Ci sono aziende di assistenza informatica ad alto livello che offrono consulenza a grosse aziende, ma a loro volta si appoggiano a consulenti freelance specializzati. Il guadagno è dimezzato per questi ultimi, ma consente comunque di portare a casa la pagnotta con un buon margine. Può sembrare strano ma in futuro questa forma di incontro tra richiesta e offerta, intermediata da aziende di outsourcing, che è molto utilizzata dalle grosse aziende(con una regolamentazione che attualmente fa un pò acqua da tutte le parti), potrebbe essere la sola prospettiva di lavoro stabile, con un buon colpo di spugna agli scaldasedie. In questo contesto infatti l'età, o il titolo di studio o la raccomandazione contano poco, e lasciano il posto al background tecnico e al portafoglio di conoscenze e di clienti che ogni Tecnico, in quanto azienda a se stante che offre i suoi servizi, riesce a sventolare.
 

LucaMs

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Io non ho scritto che le aziende rifiutino apriori i 40enni, ma i 40enni senza esperienza; più precisamente, ho scritto i 40enni che iniziano a conoscere un linguaggio/strumenti (sottinteso, che l'azienda utilizza!).

Nemmeno voglio parlare di aziende reali, ho l'abitudine di parlare di qualunque argomento mettendomi nei panni altrui (il che, spesso, mi si rivolta contro, perché è anche segno di altruismo, purtroppo) e, dato che le aziende non sono ONLUS (ho forti dubbi anche che le ONLUS siano effettivamente senza scopo di lucro) ma devono fare profitto, cercheranno di spendere al meglio, al miglior rapporto qualità(prestazioni)/prezzo.

Non concordo affatto che più l'azienda è piccola, più possa permettersi di assumere gente alle prime armi, di qualunque età; penso esattamente il contrario.

Comunque, il fulcro del discorso era: "posso mettermi, a 45 anni, di imparare Java+Eclipse e pensare di trovare lavoro in questo specifico campo?"

Certo che puoi, come puoi fare 6 al Superenalotto (sempreché il Jackpot non se lo cucchino gli organizzatori e "controllori"!).

Spider:
(e come vedi non sto parlando di quell'utopia per giovani e vecchi che, come si chiama? "assunzione"? ...termine ormai in disuso...)

Questo è vero, ma non è una questione di tempi cambiati, di globalizzazione o altro, è che la gente si appecorona (e tra l'altro vota malissimo).
Togli tutti i contratti CO.CO.CO, CO.CO.PRO E CO.CO. DE e vedi se poi un'azienda assume a tempo indeterminato o meno!
Ma figurati, guardate cosa stanno facendo (meglio che io smetta, altrimenti inizio a parlare di PARTITICA)

[Dimenticavo una cosa importante: il motivo per il quale esiste questa disoccupazione e questa crisi: si chiama "globalizzazione". Ma mi domando: quali leggi internazionali sono cambiate? Perché Cina, Brasile, Est Europa, Asia sono sempre esistiti!!!]
 
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spiderweb

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Ok ragazzi, è stato bello avere uno scambio di idee in merito, ma su una cosa siamo veramente tutti d'accordo: qui in Italia la situazione lavorativa fa veramente pena. Consiglio a chi non l'avesse già letta di farsi 2 risate con questa spassosissima storia :http://antoniomenna.com/2011/10/08/se-steve-fosse-in-provincia-di-napoli/
che racconta cosa sarebbe successo se Steve Jobs fosse nato a napoli... un modo per dire che a volte non sono le capacità a fare la differenza ma il luogo nel quale nasci.

Ok detto questo e tornando al motivo per cui questo post è stato aperto, Fifiddu, se posso consigliarti un libro su Java per partire da zero, oltre a quelli gratuiti che trovi in rete e che sono comunque validi anche se un pò articolati come argomenti, mi sentirei di consigliarti questo: http://www.hoepli.it/libro/corso-di...gle-shopping&gclid=CKCJ9Z7hnL4CFfQgtAodV1kApg
Non ho avuto modo di leggerlo direttamente ma conosco molto bene gli autori per altri libri di informatica che ho acquistato e divorato e ti posso garantire che, essendo entrambi docenti di informatica presso un istituto, adottano un modo di insegnare e un sistema didattico che si avvicina molto a quello scolastico, con tanto di esercizi e prove di laboratorio. Sicuramente in seguito avrai bisogno di qualcosa di più "sostanzioso" per aumentare la tua professionalità, ma per iniziare partendo da zero direi che è l'ideale. Anche il prezzo mi sembra abbastanza contenuto...
 

LucaMs

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Ho letto il raccontino.

E' una leggenda che negli USA ti basta avere un'idea e le banche sono pronte a finanziarti (le banche sono banche, ovunque, non per niente la crisi è iniziata grazie ad una banca americana... pare! Secondo me è sempre la globalizzazione, o meglio, leggi cambiate che riguardano la globalizzazione, per cui non se ne uscirà MAI).

La finanza che controlla? Ecco, questo magari accade negli USA, non da noi; e se evadi, commetti un reato grave, da loro: da noi, se evadi svariati milioni di euro, ti regalano 4 ore a settimana in una clinica per rilassarti.

Non so se hai notato, ma la crisi e la disoccupazione c'è in tutta Europa, non solo a Napoli e in Italia in generale.

Già che ci sono... per tutti coloro che danno la colpa all'Europa o peggio ancora all'Euro: in Gran Bretagna c'è ancora la sterlina ed il numero di licenziamenti giornalieri non si discosta dalla media europea.
 

fifiddu70

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dietro tutto questo c'è una regia che muove i fili è sempre stato così ( adam kadmon ) lo dice da tanto tempo
 

spiderweb

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Conosco personalmente un ingegnere informatico che si è laureato in Italia ma una volta finiti gli studi, stufo di elemosinare un posto di lavoro si è messo a contattare tutti i business angel per mandare avanti un suo progetto. Per farla breve, ha ottenuto i finanziamenti, ha aperto la sua aziendina in america in crowdsourcing, la quale è stata acquisita da Apple, dove attualmente lui lavora come progettista hardware con stipendio e stock option... prova a farlo in italia una cosa del genere... qui è fantascenza! In inghilterra? So di gente che il giorno dopo il licenziamento hanno aperto la loro LTD e hanno messo in campo le loro idee( per la cronaca , l'apertura di una LTD in inghilterra comporta inizialmente l'unico obbligo fiscale di dichiarare il reddito e pagare quindi solo una quota percentuale di tasse su tale reddito... niente INPS, IRAP, COMMERCIALISTA, LIBRI CONTABILI ecc con una spesa media di circa € 6000 all'anno che bisogna pagare in Italia come libero professionista a prescindere dai guadagni, che possono anche essere -0!). D'accordo sulla crisi mondiale, ma la FAME la facciamo qui in Italia, specie al sud, e purtroppo non ci sono vie di uscita
 

LucaMs

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crowdsourcing, non banche! Non ti sembra molto diverso?
Quando questo sarà conosciuto anche qui, vedremo.

Io conosco (non è vero, ma lo immagino) gente che una volta licenziata è finita sotto i ponti, se non appesa ad una corda, anche in Inghilterra.
(Se la sua LTD era così appetibile da fare gola alla Apple... perché venderla e mettersi a fare il dipendente? Non sarà che ti raccontano balle?)
 

spiderweb

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Un ingegnere progettista con un discreto numero di stock option non è proprio la definizione più appropriata per "dipendente"... conoscendolo di persona escludo che mi racconti balle. Polemiche a parte, la morale della favola è che qui in Italia la situazione non è minimamente paragonabile a quella di altri stati, crisi o non crisi. Se non ne sei convinto, non sarò io a perdere tempo a spiegarti il come e il perchè.
 

LucaMs

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Non ce n'è bisogno, conosciamo tutti i problemi italiani, tra burocrazia, tasse, mazzette e raccomandazioni, etc.

Il punto di partenza, il fulcro del discorso, era se fosse utile imparare un linguaggio + strumenti di sviluppo ad oltre 40 anni di età e poi sperare di trovare lavoro in questo SPECIFICO campo.

Secondo me è come cercare un ago in un pagliaio.
 
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